erbe spontanee

anche quest’ anno vi propongo una cena a base di erbe spontanee, sarà per giovedì 21 aprile alle 20,30 circa

e spero di riuscire a replicarla la seconda settimana di maggio ma per questa  valuterò rispetto all’ andamento

climatico che quest’ anno è piuttosto bizzarro.

ecco il menu

Tartare di fassone con il sorbetto di Liquirizia selvatica

Fagottino al Tarassaco su ricotta di pecora e fili di melata di bosco

Sformato di Lingue d’ oca con salame di turgia tiepido e crema di patate viola

Riso “Acquerello” al pesto di Meloncello

Gnocchi di patate affumicate al crescione

Baccalà al verde di Quiet cotto a vapore

Torta di fondente con gelato alla Melissa

Panna cotta alla Menta bianca con salsa alle fragole

come abbinamento ci saranno vini dell’ az.Sibille  di Gravere

euro 35,00

come al solito i posti sono limitati


Pasqua e Pasquetta

ecco il menu che vi propongo per il pranzo di Pasqua e Pasquetta

Calice di bollicine e piccolo stuzzichino

Tonno di coniglio alla salvia e maionese di barbabietole

Sformato di piselli e salsa allo zafferano

Tortino di peperoni e ceci su crema alle nocciole

Risotto “Acquerello” allo stacchino e purea di carciofi

Gnocchi al ragù di anatra

Agnello alla melata di bosco

Brasato di vitello

Torta di fondente e amaretti con insalata di fragole

Tortello di mele affogato in crema di vaniglia

dalla cantina

Arneis roero ’10 az.Marchisio

Pinot Nero “Sibille” az.Sibille

Moscato d’ Asti ’10 az.Rivetti

tutto compreso 35,00€

il pranzo avrà inizio alle ore 13

San Valentino

ecco cosa vi proponiamo per la serata di San Valentino

Girello arrosto con composta di cipolle rosse e mele renette

Capocollo affumicato alle bacche di ginepro con purea di cavolo rosso

Baccalà alle nocciole e crema di borlotti stufati

Risotto al radicchio e ridotto di aceto balsamico

Maltagliati al ragù di salame di turgia su fondo di patate

Filetto di maiale in crosta di carciofi

Tiramisù espresso ai tre cioccolati

Crostata di arance amare con il suo sorbetto

dalla cantina:

Lugana ’09 az. Ottella

Nero d’ Avola “Zisola” az. Mazzei

Moscato d’Asti  az. Rivetti

tutto compreso 35,00€

Api Cultura

Andrea mi ha chiesto di scrivere qualcosa sul mio miele e quindi eccomi qua.

Innanzitutto, caro Andrea, si dice ‘apicoltore’ e non ‘apicultore’.
Il ‘coltore’ e quello che le alleva, il ‘cultore’ e colui che le ama…
Poi, in effetti, adesso che ci penso, sono più un ‘cultore’ che un ‘coltore’ delle api, e forse hai ragione tu a scrivere ‘apicultore’.

Poi che dire?
Allevo api da quasi 5 anni. Dopo 10 anni passati in un ufficio a pigiare tasti davanti allo schermo di un pc ho finalmente deciso di dedicarmi a un lavoro all’aria aperta e di grandi soddisfazioni grazie a quei meravigliosi insetti che sono le api.

Il miele che produco viene raccolto dalle mie ‘ragazze’ in parte in valle susa e in parte nell’astigiano.
Cerco sempre di far trovare alle mie api prati e alberi fioriti per cui, nel corso dell’anno, sposto le casette per seguire le fioriture via via disponibili.

A maggio quindi tutte nell’astigiano, probabilmente la zona più vocata a livello nazionale, oltre che per i ben più famosi tartufi, per grossi e qualitativamente impareggiabili raccolti di chiarissimo miele di acacia.

Poi si torna in valle. Le arnie, a gruppi, vengono spostate in varie zone.
Sulla montagna di Chianocco, a qualche centinaio di metri di dislivello dal mitico ristorante di Andrea e Giorgia si produce un ottimo miele di tiglio, dal sapore lievemente mentolato e dal colore ambrato.
A Mattie le api raccolgono nettare dai numerosi castagni, producendo il miele forse il più apprezzato alle nostre parti, dal sapore decisamente amaro.
In val Clarea e sulla montagna di San Giorio un eccellente millefiori (che personalmente ritengo il più buono, ma lì va a gusti).
Se la stagione è adatta (ergo fa molto caldo) porto qualche arnia a 1800 metri, dalle parti del colle delle Finestre, dove le api fanno festa sui rododendri e producono un miele dal sapore delicatissimo e dal gusto leggermente vanigliato.

Verso fine luglio di nuovo tutte in vacanza (si fa per dire, le api lavorano sempre!) nell’astigiano a sfruttare il lavoro di una farfallina che si chiama ‘metcalfa pruinosa’. La metcalfa ha la particolarità di mangiare foglie ed espellere zuccheri sotto forma di una sostanza che ricopre la vegetazione di una patina scura e appicicaticcia e che le api (e Andrea nella sua cucina) apprezzano molto: la melata. Il miele di melata ha un colore scurissimo, quasi nero, ha un sapore che ricorda la frutta cotta e sovente piace molto alle persone cui il miele non piace, credo anche perchè è decisamente meno dolce degli altri mieli.

A settembre si torna in valle dove la fioritura dell’edera consente alle api di immagazzinare importanti scorte di polline per l’inverno.

Ho detto tutto?

ciao
manolo

coniglio disossato caramellato alla melata di bosco

eccomi con una nuova ricetta.

Disossare un coniglio sembra complicato ma con un pò di pazienza (mezzora) si ottengono dei piccoli tocchetti

di carne, si mettono in una padella antiaderente e senza condimento si tostano per 5/6 minuti a fuoco alto. Quando sono ben

coloriti si aggiungono le verdure del soffritto, carote e cipolle che abbiamo già sminuzzato, e

ecco
in padella!
aggiunta di miele

dell’ olio extravergine di oliva ( il condimento va aggiunto dopo poichè durante la tostatura la carne si asciuga

e prende il sapore di arrostito),lasciamo  ancora per qualche minuto sempre a fuoco alto, una presa di sale, meglio se grosso

così si scioglierà più lentamente e aggiungiamo un paio di cucchiai di melata(la melata è un tipo di miele che si adatta

meglio alla cucina, risulta più amarognolo), piccola spruzzata di aceto balsamico, utile per dare una nota di acidità

e finiamo con un paio di mestoli di acqua bollente, copriamo con un coperchio la padella e ultimiamo la cottura a

fuoco lento .

Il risultato sarà un morbido spezzatino da accompagnare con patate al forno o in purea.

Il miele che utilizzo nelle mie ricette,  è prodotto da un  apicultore di San Giorio, Danilo Favro, che vorrei

invitare a scrivere su questo blog per avere ulteriori informazioni e approfondimenti sull’ argomento.

grazie a tutti ciao

Menù di Castagne

Mangiare per mangiare meglio andare in pizzeria, costa meno e sono più veloci !

Menù “Tutto castagne ”

Insalata di gallina con castagne e melograno

Pancotto alle castagne su crema di patate e fonduta di toma di latte brusco

Coppetta di fillo con fegato grasso di anatra e castagne con riduzione al riesling

Risotto Acquerello allo stracotto di ossobuco e castagne

Tagliolini alla bagna cauda e ragù di castagne

Cartoccio di maialino da latte al forno alle mele renette e castagne

Trilogia di castagne

dalla cantina:

Riesling renano ’08 az. La Celata

Rosso di Montefalco ’07 az. Caprai

Moscato d’ Asti

Questo è il menù  Tutto castagne che vi propongo, le serate a lui dedicate saranno giovedì 11 novembre e

giovedì 18 novembre cominceremo alle 20.30 il prezzo tutto compreso sarà di 35,00 €

menù: Tutto porcini

ecco cosa vi propongo per la cena a tema “Tutto porcini”  che faremo giovedì 7 ottobre e ripeteremo giovedì 14

Millefoglie di mele, grana e porcini crudi

Sformato di polenta con cuore di porcini in fonduta di stracchino

Tortino ai porri,  porcini e uovo di quaglia

Ravioli di baccalà, porcini e il loro brodo

Filetto di maiale in crosta di liquirizia selvatica su crema di porcini

Saltinbocca di vitello ai porcini

Tortino tiepido di mirtilli con salsa allo zafferano e mousse di fondente

dalla cantina:

Crufasè bois  ’07 az. Sibille

Pinot nero “Aiole” ’04  az. La Costaiola

Mscato d’ Asti az. Pellissero

tutto compreso 35,00 €

menù di ferragosto

ecco cosa vi propongo per il pranzo di domenica 15 agosto 2010

Aperitivo con calice di bollicine Metodo classico “Cava”

Tonno di coniglio con emulsione di carote

Crespelle di zucchine e toma di latte brusco

Tortino di fagiolini patate novelle e basilico

Risotto “Acquerello” ai peperoni e olio di acciughe

Tagliolini al ginepro conditi con burro di alpeggio

Filetto di maiale in crosta di nocciole

Tagliovena arrosto al timo serpillo

Fagottino di pesche e amaretti e bicchierino di mousse al fondente

dalla cantina:

Favorita ’09 az. Pellissero

Rosso Valsusa   Avana’ ’09  az. Sibille

Moscato d’ Asti az. Pellissero

tutto compreso 35,00 €

plin di ortiche allo zafferano e mandorle tostate

ecco di nuovo una bella ricetta interessante con le ortiche che in questa stagione abbondano.
Per la pasta uso una farina di semola di grano duro rimacinata e la impasto con solo rossi d’ uovo, circa
una trentina ogni kg di farina, la rende molto croccante anche se bisogna tirarla più fine che si può ed è molto
impegnativo a mano, io uso una pratica sfogliatrice.
Per il ripieno faccio bollire le ortiche con un paio di patate, scolo strizzo bene le ortiche e le frullo con le
patate aggiungendoci del parmigiano sale e pepe raggiungendo un composto non molto solido, con un cucchiaio
ne faccio delle strisce sulla sfoglia che ripiego su se stessa e con il pollice e l’ indice la pizzico dandogli la formaripiego la pasta sul ripieno
del tipico plin(che vuo dire appunto pizzicato) e li taglio con la rotella.
Per il condimento lavoro del burro di ottima qualità con dello zafferano fino a raggiungere una bellapizzico la pasta crema
arancione con cui salterò i plin appena scolati (cottura due / tre minuti), li impiatto e li cospargo con
le lamelle di mandorle che si trovano facilmente già tagliate in commercio, le quali ho prima tostato qualche
minuto in una padella, la tostatura le rende croccanti e danno un bel contrasto leggermente dolce alle ortiche.

"Paesaggi del gusto da attraversare con i sensi" – "Taste landscapes to cross with your senses"